ri-GENERAZIONE, VERONA 22 maggio 2017
report a cura di Alberto Scatto Vio
La sveglia è quella delle 6. Non mi svegliavo a queste ore dai tempi
delle superiori. Caffè e subito fuori per andare alla stazione di
Mestre. Appuntamento ore 7.45 con molti dei volontari del SC di
Venezia. Destinazione Verona per il convegno Ri-Generazione, che
coinvolge tutti i volontari del Veneto. Stupendo vedere il nostro
affiatamento sia tra i singoli, tra i “gruppi” che tra tutti noi
nel bus. Quasi ci sembra di tornare alle gite delle medie: i
secchioni davanti e i “casinari” dietro.
Arrivo a Verona al Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra,
praticamente a 100 metri dall'Arena.
Il programma del convegno è bello fitto ma ben suddiviso tra Tavole
Rotonde e Best Practises. Premessa:una cosa che ha messo tutti
d'accordo sul convegno è stato il fattore “mattinata” ovvero le
troppe statistiche e un pò di lentezza, mentre il pomeriggio è
scorso molto più in scioltezza e ha coinvolto di più i volontari.
Ma andiamo con ordine.
Si parte con i classici saluti di rito delle autorità del Veneto tra
cui l'onorevole Lanzarin (assessore ai Servizi Sociali Veneto), Anna
Leso (assessore ai Servizi Sociali Verona) e Chiara Tommasini
(presidente del CSV di Verona). Apre le danze il buon Luca Abete,
istrionico inviato di Striscia la Notizia venuto al convegno per
parlare del suo progetto motivazionale "Non Ci Ferma Nessuno". Luca in
veste di motivational coach ha dato a tutti i volontari un input ad
agire e a fare ciò che crediamo più giusto e più bello, a credere
sia in noi stessi che negli altri. Voto 10 per la sua verve.
Si continua inserendoci nella mattinata con il primo modulo (Servizio
Civile e Giovani) e il secondo (Giovani e Comunità). A detta di
tutti sono state migliori le best practises delle tavole rotonde. Non
mi sento di dar torto anche perché nelle tavole rotonde si
snocciolavano dati e statistiche (per carità interessanti quanto si
vuole ma dopo un pò…), mentre nelle best practises si andava più
nel pratico e nel coinvolgimento dei volontari. Molto interessanti
gli interventi del Laboratorio Inquadrati del CSV di Belluno che ha
presentato il documentario sugli obiettori di coscienza, le
testimonianze di Djati Dembele (volontario SCN presso una cooperativa
sociale) che ha dato spunti sull'inclusione, all'apertura e sulla
multiculturalità, e di Johan Andersen (ex volontario europeo) che ci
ha divertito con il suo italiano un pò improvvisato e ci ha dato
riflessioni sul concetto di Volontariato e Europa. Si rientra poi con
il secondo modulo, forse la parte più pesante dato che, complici il
viaggio, l'alzataccia e la vicinanza della pausa pranzo, la “fatica”
si sentiva eccome, anche perché in questa parte del convegno dove si
andava a parlare di giovani e comunità con un occhio alla
cooperazione e alla solidarietà, dove come ospiti sono intervenuti
Lorenzo Rampazzo (direttore dell'Unità Organizzativa “Famiglia,
minori, giovani e Servizio Civile”) e Massimo Santinello
(professore di psicologia all'Università di Padova), si è andati
più sul tecnico che sul pratico, si snocciolavano statistiche, dati
europei e italiani, specialmente sul fronte della cittadinanza
attiva.
Pausa pranzo in centro Verona con capatina la Casa di Giulietta e
all'Arena e poi si ritorna al convegno con l'ultimo modulo: 'Giovani
e Futuro'. Il lancio del modulo viene affidato a Michele Dotti,
attore teatrale che ha coinvolto tutti i volontari con una
performance incentrata sul futuro dei giovani e sul come essere parte
del cambiamento. La tavola rotonda invece in questo frangente è
andata molto più in scioltezza ed è stata più coinvolgente da
parte degli ospiti. Relatori come Rossano Galtarossa (olimpionico di
canotaggio) che ha parlato di sport e di come esso può diventare un
mezzo di inclusione e agonismo, Federico Ruffo (giornalista di Report
e Il Posto Giusto) che ha parlato dei suoi lavori come reporter in
zone di guerra e di ciò che ha vissuto in prima persona in quelle
terre ha coinvolto nell'ascolto tutti i presenti in sala. Stefano
Allievi (sociologo e giornalista) hanno dato a tutti quanti degli
ottimi spunti e riflessioni. Ultime best practises affidate al Centro
Creativo Cre-TA e al Laboratorio l'M dell'associazione Korakhanè,
veri e propri esempi di come creare comunità e interculturalità
tramite format interattivi e competenti, spaziando da corsi di cucina
etnica, concerti, spazio dibattiti etc.
Il convegno Ri-Generazione finisce poi con il concerto dei Jenny
Penny Full e un rinfresco.
Si torna in bus, direzione Mestre. Tra le varie chiacchiere tra di
noi, selfie di rito, musica in cuffia e il panorama delle colline
veronesi a fare da sfondo, ci scambiano le prime impressioni in
merito al convegno. Si ritorna con la consapevolezza di far parte di
un Mondo in continuo cambiamento e di essere non solo volontari del
Servizio Civile ma di far parte di una comunitàm, e come tale essere
capaci di affrontare la vita nel migliore dei modi cercando il
dialogo, l'inclusione, la multiculturalità, creare cittadinanza
attiva ma specialmente essere sempre noi stessi.