giovedì 27 aprile 2017

Testimonianza di Francesca Scattolin

 VOLONTARIAmente per...."Lo Spazio e le Immagini"

 Testimonianza di Francesca Scattolin

Mi chiamo Francesca, ho 25 anni e da 13 ormai vivo a Marcon, città in cui sono attiva come animatrice parrocchiale e come volontaria di altre realtà associative giovanili. Amo camminare in montagna, visitare città e musei, scattare fotografie (in particolare di paesaggi naturali, piante e monumenti) e leggere; i testi che preferisco sono i classici della letteratura europea, ma soprattutto le opere degli antichi autori greci e latini. Il fascino esercitato dall'antichità e dalle sue testimonianze materiali ha guidato tutto il mio percorso scolastico: dopo 5 anni di Liceo Classico, infatti, ho deciso di proseguire gli studi umanistici, iscrivendomi prima al corso di laurea triennale in Storia (con indirizzo archivistico-biblioteconomico) e poi a quello magistrale in Scienze dell'Antichità, entrambi erogati dall'Università Ca' Foscari di Venezia. La volontà di svolgere un'esperienza formativa dal punto di vista umano e professionale, che fosse in linea con il mio percorso di studi, ma che allo stesso tempo mi consentisse di mettermi alla prova in un contesto in parte inusuale, mi ha portato a presentare domanda come volontaria di servizio civile. L'amore per la storia, l'arte e la fotografia è stato fondamentale per la scelta del progetto, ovvero “Lo Spazio e le Immagini: riordino del patrimonio documentario e fotocartografico del Comune di Venezia”. La sede di servizio è l'archivio fotocartografico del Comune (sito a Mestre, in Viale Ancona, nel complesso dell'Ex Carbonifera). Il progetto prevede da un lato l'archiviazione di piani urbanistici storici (lavoro svolto da un volontario) e, dall'altro, la catalogazione di fotografie che documentano le trasformazioni subite dal territorio soprattutto nel corso della seconda metà del '900 e di riproduzioni di stampe di epoca precedente (attività di cui ci occupiamo in due). Le schede catalografiche realizzate confluiscono nel sito internet “Album di Venezia”.
L'aspetto che più mi affascina del mio servizio è la possibilità di scoprire angoli e particolari di Venezia e della sua storia di cui non avevo alcuna nozione. Può sembrare strano, ma pur essendo originaria del Comune e pur avendo sempre studiato a Mestre o a Venezia, conosco soltanto un'infinitesima parte del territorio e di quanto esso può offrire dal punto di vista storico-artistico. Le ricerche che compiamo quotidianamente per catalogare le immagini costituiscono un'ottima occasione di approfondimento in questo senso. La struttura rigida dell'archivio, che prevede la suddivisione delle fotografie per sestieri, parrocchie e – all'interno di esse – per zone precise (Calli, Campi, Campielli, Fondamente, Rughe…) mi consente di crearmi una sorta di “mappa mentale” della città che mi aiuta a orientarmi nel momento in cui devo effettivamente muovermi al suo interno.
Qualcosa però sfugge a questa rigida organizzazione: la famigerata schiera di fotografie classificate come “Tabernacoli e capitelli”. A differenza del resto, le immagini che ritraggono edicole votive e rilievi a tema sacro non sono suddivise per zona, ma soltanto per parrocchia; compito del catalogatore, tuttavia, è cercare di ricondurre anche queste al punto preciso in cui sono state scattate. Con tanta pazienza e con l'ausilio di guide e siti internet specifici, nella maggior parte dei casi si riescono a scoprire tutti i dati, ma quanta fatica!
Nonostante questa piccola “nota dolente” non cambierei nulla dell'esperienza che sto vivendo.
Possibilità di mettersi in gioco, lavoro stimolante, arricchimento culturale e ambiente familiare:
cosa desiderare di più?!

lunedì 10 aprile 2017

Riflessione dei volontari di Servizio Civile sull'evento "In Marcia per la Pace"


"Sabato 18 Marzo si è svolto l'evento tanto atteso dopo mesi di preparazione: la Marcia per la Pace.
Evento che ha visto la collaborazione di un numero elevato di associazioni del territorio, tutte unite per un unico scopo: quello di trasmettere il messaggio della Pace, non come un simbolo lontano e utopico ma con l'intento di voler far nascere in ogni singolo cittadino la consapevolezza che un'azione nonviolenta nel quotidiano può migliorare il vivere la città.
Noi come Servizio Civile abbiamo organizzato con il gruppo AGESCI Mestre 2 e Mestre Centro l'intervento dal titolo:
"Siamo Sicuri? Mettiamoci in gioco! Percezioni sulla sicurezza in città."
La giornata, indirizzata soprattutto a un pubblico giovane, nella prima parte ha visto l'interscambio di idee in cui è stato chiesto agli ospiti di riflettere su articoli di giornale per capire quanto ognuno di noi sia influenzato dalle notizie dei mass-media e da come queste sono presentate ai nostri occhi.
Gli articoli rilevati sono stati in prevalenza improntati su azioni violente in città e il messaggio di allarmismo che ne emerge è evidente; tuttavia alcuni ragazzi hanno ben concluso con una riflessione vera: “ la paura è comprensibile ma la chiusura NO, non può essere una soluzione”.
Abbiamo allora provato a cercare delle risposte a questi problemi.
Noi abbiamo voluto portare l'esempio di una visione alternativa della sicurezza che il cittadino intende, allontanandoci dall'idea che solo i corpi militari possano operare in questo: il Servizio Civile, infatti, conta vari progetti che si esplicitano nel servizio della comunità.