Il caso studio riguarda il miglioramento
dell’accessibilità urbana di Dorsoduro in attuazione del Piano di Eliminazione
Delle Barriere Architettoniche di Venezia (PEBA); l’evento si rivolge a tutti
gli abitanti e turisti che frequentano un’area urbana ad alta densità
d’istituzioni culturali riferite all’arte.
Il sestiere di Dorsoduro, infatti, ospita
importanti istituzioni d’arte quali la Collezione Peggy
Guggenheim, la
Fondazione Vedova, Fondazione Pinault, le Gallerie
dell’Accademia e l’Accademia di Belle Arti.
L’evento s’integra con la manifestazione
VeniceMarathon in occasione della quale nell’area vengono collocate delle rampe
provvisorie sui ponti interessati dalla corsa che restano a disposizione di
tutti per oltre cinque mesi.
Nell’area orientale di Dorsoduro le rampe
poste sui ponti dei Catecumeni, della Calcina e degli Incurabili anche
quest’anno, restano in loco fino al 15 giugno, oltre il periodo di
stazionamento delle altre rampe provvisorie, garantendo la piena accessibilità
alle istituzioni culturali e migliorando l’accessibilità per tutti e
permettendo a due ragazzi, Tito e Matilde con problemi di deambulazione, di
frequentare in piena autonomia la scuola.
Grazie alla collaborazione degli istituti
IED di Firenze e Venezia e alla sponsorizzazione del Rotary di Venezia, le
suddette rampe saranno oggetto dell’iniziativa “Un vestito per le rampe”, un
progetto urbano di arredamento creativo che si svolgerà sotto forma di
laboratorio di autocostruzione il 6 e il 7 marzo e l il 17 e 18 aprile.
Venice Art
for All ci insegna che il rapporto collaborativo tra istituzioni pubbliche,
associazioni, cittadinanza, non è mai stato così vincente: l’iniziativa,
infatti, nasce dalla proposta di alcune famiglie residenti nella zona per
venire in aiuto ad alcune persone affette da disabilità motoria.
Lo scopo
dell’iniziativa è di unire l’esperienza di tutti i giorni con le competenze
tecniche dei partecipanti utilizzando un approccio creativo, alternativo,
inventivo e soprattutto funzionale.
L’evento fa riferimento al libro di Diogo
Mainardi, La caduta, I ricordi di un padre in 424 passi, pp. 160, Einaudi, 2013
Arch. Carlotta Roccatagliata e Arch. Simone Sperati - volontari di Servizio Civile -