venerdì 4 aprile 2014

Venice Art for All...perchè l'arte è per tutti!



Il caso studio riguarda il miglioramento dell’accessibilità urbana di Dorsoduro in attuazione del Piano di Eliminazione Delle Barriere Architettoniche di Venezia (PEBA); l’evento si rivolge a tutti gli abitanti e turisti che frequentano un’area urbana ad alta densità d’istituzioni culturali riferite all’arte.
Il sestiere di Dorsoduro, infatti, ospita importanti istituzioni d’arte quali la Collezione Peggy Guggenheim, la Fondazione Vedova, Fondazione Pinault, le Gallerie dell’Accademia e l’Accademia di Belle Arti.
L’evento s’integra con la manifestazione VeniceMarathon in occasione della quale nell’area vengono collocate delle rampe provvisorie sui ponti interessati dalla corsa che restano a disposizione di tutti per oltre cinque mesi.
Nell’area orientale di Dorsoduro le rampe poste sui ponti dei Catecumeni, della Calcina e degli Incurabili anche quest’anno, restano in loco fino al 15 giugno, oltre il periodo di stazionamento delle altre rampe provvisorie, garantendo la piena accessibilità alle istituzioni culturali e migliorando l’accessibilità per tutti e permettendo a due ragazzi, Tito e Matilde con problemi di deambulazione, di frequentare in piena autonomia la scuola.
Grazie alla collaborazione degli istituti IED di Firenze e Venezia e alla sponsorizzazione del Rotary di Venezia, le suddette rampe saranno oggetto dell’iniziativa “Un vestito per le rampe”, un progetto urbano di arredamento creativo che si svolgerà sotto forma di laboratorio di autocostruzione il 6 e il 7 marzo e l il 17 e 18 aprile.
Venice Art for All ci insegna che il rapporto collaborativo tra istituzioni pubbliche, associazioni, cittadinanza, non è mai stato così vincente: l’iniziativa, infatti, nasce dalla proposta di alcune famiglie residenti nella zona per venire in aiuto ad alcune persone affette da disabilità motoria.
Lo scopo dell’iniziativa è di unire l’esperienza di tutti i giorni con le competenze tecniche dei partecipanti utilizzando un approccio creativo, alternativo, inventivo e soprattutto funzionale.

L’evento fa riferimento al libro di Diogo Mainardi, La caduta, I ricordi di un padre in 424 passi, pp. 160, Einaudi, 2013

Quando Tito cammina, i suoi muscoli si contraggono. Quando i suoi muscoli si contraggono, lui si spaventa. Quando lui si spaventa, i suoi muscoli si contraggono ancora di più”.


Arch. Carlotta Roccatagliata e Arch. Simone Sperati   - volontari di Servizio Civile -