Nell’ottobre
del 2018 ho conseguito la Laurea Magistrale in Storia dell’Arte
presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Durante il mio
percorso di studi ho avuto la fortuna di svolgere diversi tirocini
presso importanti istituti museali e grazie a queste esperienze ho
maturato la convinzione che fosse proprio quello l’ambito nel quale
avrei voluto lavorare. L’impresa si è rivelata sin da subito abbastanza ardua.
Spesso sentiamo dire che “la cultura potrebbe essere il motore
economico di questo paese”, ma purtroppo altrettanto spesso questa
vaga consapevolezza non si traduce in interventi reali. Infatti,
il nostro patrimonio artistico e culturale ha un radicato valore
identitario e per questa ragione va non solo conservato, ma anche
promosso attivamente attraverso campagne di pubblicizzazione. Credo
sia necessario stanziare più fondi e investirli su questo patrimonio e al
tempo stesso favorire una sua riscoperta da parte dei cittadini.
Acquisire una maggiore consapevolezza della ricchezza del nostro
passato è uno dei modi privilegiati per avere un orizzonte mentale e
culturale più aperto, determinante non solo nella lettura del
presente, ma anche nell’approccio al futuro.
Il
Comune di Venezia, in collaborazione con la Fondazione dei Musei
Civici di Venezia, ha dato questa possibilità ai giovani, attraverso
il progetto di Servizio Civile “Venezia e i suoi Musei”. Ho
deciso di cogliere l’opportunità e ho individuato come sede il
Museo Correr. A quasi un anno di distanza riconosco come punto di
forza del mio progetto l’eterogeneità delle attività proposte. La
possibilità di fare esperienza in diversi ambiti, tutti in
riferimento naturalmente al nucleo del progetto, cioé la valorizazzione
del patrimonio artistico del Correr, sicuramente uno dei musei
italiani più importanti, è un'occasione da non perdere. Sono stata coinvolta dallo staff del Museo in diverse attività,
tra le quali la partecipazione all’ordinario monitoraggio
conservativo, l’implementazione della digitalizzazione del
patrimonio artistico, l’elaborazione della documentazione
necessaria per le operazioni di prestito e lo svolgimento di ricerche
per rispondere alle richieste degli utenti esterni.
Una
cosa è certa: durante la mia esperienza di Servizio Civile mi sono
messa in gioco, scoprendo così nuove inclinazioni e punti deboli sui
quali lavorare per migliorarmi. Aspetto ancor più decisivo dell’acquisizione di abilità professionali, è stata la possibilità
di elaborare un mio individuale punto di vista critico, che sarà
senza dubbio spendibile in ambito lavorativo, ma anche nella sfera
delle relazioni personali quotidiane.
Giulia Paletti, operatrice volontaria di Servizio Civile presso il Museo Correr.