Una storia lunga dodici mesi
“Ho appreso l’esistenza del servizio civile attraverso i racconti del
mio amato nonno (…). Le sue parole, così cariche di entusiasmo e di stima verso
questi ragazzi e verso la loro scelta, mi
avevano fortemente colpita”
Inizia così la testimonianza di
Alessia, ex volontaria di servizio civile al Servizio Minori del Comune di
Venezia, che a distanza di alcuni mesi da questa esperienza ci racconta la sua
storia. Un racconto utile a considerare il SC come un vero e proprio lavoro.
Alessia prova a spiegarlo così:
“Ero stupita che un’occasione così preziosa di crescita umana e professionale fosse così scarsamente
pubblicizzata, ma anche così poco conosciuta da amici e conoscenti” e
ancora “Ho conosciuto(…) un gran numero
di ragazzi e di ragazze e tra di essi in particolare ho approfondito la
conoscenza con alcune persone davvero splendide”
Assistere, socializzare e cooperare sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano il SC,
il lavoro e l’impegno, infatti, ne sono
una parte altrettanto importante che si compone di momenti di lavoro attivo
all’interno dei progetti, tempi di formazione e, talvolta, battute d’arresto.
“Inizialmente non è stato facile inserirsi: mi sentivo poco considerata(…) Ma col passare dei mesi le occasioni
di partecipazione alla vita del mio Servizio sono aumentate, e con esse anche
la mia soddisfazione.”
Consigli ai nuovi volontari arrivano invece da Mattia che ha
svolto servizio presso l’ufficio di Servizio Civile: “Consiglio di seguire i corsi di formazione con entusiasmo (…) perché
durante l'anno le cose dette potranno essere d'aiuto nello svolgere al meglio
l'anno di Servizio Civile.”
Un anno di esperienze che aiutano
a crescere mettendosi in gioco per la comunità, ancora Alessia:
“Complessivamente, a distanza di parecchi mesi dalla conclusione del
mio anno di volontariato, posso dirmi appagata da questa esperienza, nonostante
il cattivo inizio: mi sento senz’altro cresciuta,
più consapevole, e più ricca.”